A cura di Aldo Gerbino.
isbn: 978-88-89876-38-1
pp. 36
Formato cm. 20 x 20
Dall'alto emerge sempre un prodigio nuovo, una sorta di sensazione solitaria edulcorata dalla fantasia, come un abbaglio, un raccordo silente e baluginante. Ciò che sottolineava su 'prodigio' e 'distanza' l'anarca scrittore Ernst Jünger si affaccia, quasi per incanto, sulle visioni post-telematiche di Max Serradifalco, in una congerie di moderna, o meglio postmoderna, aeroimmagine dallo smalto pittorico e in cui ogni cosa sembra purificarsi, annientarsi nell'essenzialità dell'oggetto naturale, d'una geografia e geologia portate direttamente alla pupilla, al cuore. Tale produzione, espunta e mostrata dalle 'Google maps', come in una post-produzione creativa, si codifica, con Max, nella volontà di servirsi d'immagini già confezionate, per ricrearle attraverso una postazione ideale, personalizzata, e in cui possa essere trasportato il segno di quella sensibilità per l'oggetto naturale alimentata nel vasto scenario dell'archivio dei prodotti visivi offerti dal network. E, soprattutto, sollecitare da creazione di link conoscitivi con altre confezioni visive che la tecnologia ci pone quotidianamente sul piatto dell'osservazione. Così scienza e natura possono trovare, ancora una volta, attraverso varie tipologie di accostamento, un loro ulteriore significato, un arricchimento semantico sul piano della lettura percettiva. La 'cattura' fotografica di Serradifalco, grafico e fotografo naturalista, traccia, allora, nel suo ri-cercare e ri-creare, nell'accostare il fascino delle 'maps' attraverso la navigazione telematica, il suo progetto della terra, per una geologia aperta, non soltanto al discorso ecologista, ma anche al raffronto estetico.
Da "Web landscape photography: 'maps' e anima" di Aldo Gerbino.
Questa è la realtà che supera la fantasia. Ma occorre l'occhio raffinato. Che eleva il tangibile e fugace momento della vita ad immagine imperitura. Max questo ha fatto e con un piccolo clic su internet, ha permesso a queste meravigliose e non accademiche immagini della natura di elevarsi a fotografia di livello e quindi a vera opera d'arte. Spesso le più grandi idee provengono da semplici affermazioni.
Da "Una rivoluzione in un clic" di Arrigo Musti.