Collana "Amici di Plumelia"
isbn: 978-88-89876-37-4
pp. 132
Formato cm. 34 x 28,5
Ubaldo Castrovinci all'inizio della trattazione spiega al lettore i motivi della sua scelta e comincia a condurlo, quasi per mano, in un iter complesso, minuzioso e coinvolgente sulla storia generale del carretto e sulla costruzione architettonica di esso. Dopo avere descritto con completezza le varie tipologie di carretto secondo i luoghi di costruzione, per evitare inutili dispersioni, precisa i limiti della ricerca, che intende incentrare prevalentemente sul carretto palermitano considerandone le diversità secondo i materiali che il mezzo avrebbe dovuto trasportare. Ed inizia con un linguaggio tecnico-scientifico assolutamente corretto, ma con termini in italiano sistematicamente tradotti in dialetto, un vero e proprio affascinante racconto che si svolge in modo piano e organico ricco di particolari, riuscendo sempre a far cogliere sia gli elementi fondamentali, che quei dettagli, affinché l'opera, una volta compiuta, possa essere considerata, come lo stesso autore la definisce "capolavoro di tecnica costruttiva". Il testo risulta così piacevole e coinvolgente anche perché non c'è soltanto la ricostruzione attenta e puntigliosa del manufatto, ma la ricostruzione di un ambiente fatto di stima fra i vari artigiani, i quali realizzano un vero e proprio lavoro di squadra che determina la perfetta riuscita dell'opera. Il testo è corredato dalle splendide fotografie di Mario Cuccia e dalle 32 accurate tavole tecniche a colori di Ubaldo Castrovinci che ne rendono ancora più gradevole la lettura.
Dalla Presentazione di Silvana Riccobono.