Collana "Quaderni dell'Osservatorio per le Arti Decorative in Italia "Maria Accàscina" "
Collana diretta da Maria Concetta di Natale
isbn: 978-88-89876-41-1
pp. 160
Formato cm. 21,5 x 27,5
Regalbuto, uno dei centri minori dell'entroterra della Sicilia orientale, si contraddistingue per la presenza di un patrimonio artistico e culturale di una certa rilevanza, espressione della lunga stagione dell'età Moderna, nel clima della Controriforma cattolica, del tempo che va dal Cinquecento fino a giungere alla sua particolare stagione felice che fu il Settecento con il tardo Barocco. I monumenti e gli oggetti sacri sono espressione, sedimentata nei secoli, della fede e del culto della comunità credente, parte di quel linguaggio di amore che si rinnova sempre tra Dio e il suo popolo anche attraverso l'arte. Si tratta, particolarmente, di arti per la liturgia, espressione del culto di amore che si è declinato e continua a declinarsi con il linguaggio universale della bellezza nella peculiarità della cultura siciliana. Protagonista e artefice di questa espressione artistica e culturale è stata la Chiesa nelle sue varie componenti. Ponendosi in continuità con questa tradizione, oggi la Chiesa di Regalbuto desidera perseguire tra i suoi obiettivi pastorali il recupero e la valorizzazione di questi beni che hanno una valenza «culturale» nelle forme e nelle espressioni, ma hanno soprattutto una valenza «teologica» nella sostanza. Questi edifici, infatti, con ciò che contengono, sono l'eredità della comunità cristiana locale del passato, ma allo stesso tempo il segno «vivo» della comunità cristiana locale che si rinnova nel tempo. Si tratta di un progetto che vuole recuperare e valorizzare qualcosa di estinto e che riguarda un passato da mummificare, ma che si pone come obiettivo primario far crescere la consapevolezza della propria identità di comunità locale (culturale e religiosa) attraverso l'armonizzazione del proprio vissuto presente con le radici del proprio passato. Una storia locale, quindi, da conoscere alla luce della Storia della Salvezza voluta da Dio, di cui la comunità cristiana di Regalbuto nei secoli si è fatta interprete a suo modo, mentre i monumenti e gli oggeti d'arte sacra ne sono il segno tangibile. Finalità queste da raggiungere attraverso il recupero, la valorizzazione e la fruizione dei Beni Culturali Ecclesiali, tra i beni immobili quelli monumentali, e tra i beni mobili gli oggetti d'arte, gli archivi e le biblioteche. L'idea a cui ci si ispira è il museo diffuso caratterizzato dall'inserimento nel territorio, inteso nella sua accezione culturale di «luogo» e nella sua accezione teologica di «Chiesa». Il museo diffuso consente alla comunità locale di far palpitare le testimonianze della sua storia nella vitalità del suo presente, coltivando e rinnovando le proprie radici storiche e la propria identità. Questo museo diffuso, con la sua vitalità espressiva, si pone prima di tutto non come bene di consumo turistico, ma come patrimonio culturale e religioso che, con la sua bellezza, desidera arricchire anzitutto la stessa comunità locale, così come tutti coloro che venendo da fuori hanno occhi capaci di poterne apprezzare il valore.
Dall'Introduzione di Don Alessandro Magno.