isbn: 978-88-98731-04-6
pp. 250
F.to cm. 11 x 17,2
Volume + Cofanetto
Molteplici possono essere i piani di lettura di un monumento quale lo Steri, che non è, per altro, soltanto un monumento, ma un denso simbolo di storia, un centro di cronaca evolutiva dei “tempi” della città, un emblema sociale, un nodo antropologico e politico di una “felicissima” Palermo che forse dobbiamo ancora una volta imparare ad amare. Lo Steri, sede del Rettorato della Università degli Studi di Palermo, è, oltre questo fondamentale ufficio formativo e di ricerca, raccordo con il mondo giovanile, con gli intellettuali, soprattutto con la città per tutte le 'altre' storie in evoluzione. Esso è complesso architettonico stratificato, palinsesto d'arte; così: architetture, pagine notabili, fatti, stanno tra loro in attiva sinergia. Una sinergia, oltre che strutturale, ideale, nel modo in cui abbiamo voluto mettere in evidenza, già con la pubblicazione nel 2012 di Organismi, quel Sistema Museale dell'Università di Palermo che si offre chiave di centralità legata alla espressione delle arti, delle scienze e alla esigenza museografica di rappresentarle.
Un complesso monumentale, dunque, saldamente ancorato nel grande piano della Marina un tempo percorso dal mare e su cui il palazzo dei Chiaramonte si affacciava, topograficamente compreso tra l'area della Cala e il piano di Sant'Erasmo. Un'enclave densissima di storia, già nella evoluzione della Neapoli, e sensibile recettrice di cambiamenti urbanistici, architettonici, storici per tale nobilissima Capitale.
[dalla Prefazione di Roberto Lagalla]