Collana: "corpi celesti - esse Scrittura Straniera"
isbn: 978-88-89876-26-8
pp.143
Formato cm. 12,6 x 17,7
Traduzione e cura di Eleonora Chiavetta.
La poesia di Wilner è denunzia contro la guerra e la violenza di chi persegue i propri scopi - che sono sempre economici, nella guerra di Troia come in quelle che si combattono oggi (non diversa l'avidità perché mutano il suo oggetto) - e li persegue non curandosi delle stragi e degli orrori implicati dalla loro ottusa cupidigia. La poesia ritrova, dunque, il proprio valore etico e sociale, divenendo strumento provocatorio che induce a riflettere, a prendere consapevolezza di quanto la vita umana sia governata da ambizioni di potere e smania distruttiva, da assenza di fratellanza. La pietas con cui Wilner affronta temi possenti come la guerra, il degrado sociale e ambientale, la in/giustizia, si unisce a un'elegante ironia, al dialogo diretto con chi legge, cui si chiede di osservare ed esprimere pareri.
In modo armonioso, inoltre, Wilner coniuga il suo impegno etico e sociale con l'animo del poeta che ama sperimentare forme.
Da "Il filo d'Arianna e la clessidra" di Eleonora chiavetta.
Nata a Cleveland (Ohio) nel 1937, Eleanor Wilner ha pubblicato sette raccolte poetiche:
Tourist in Hell (2010), The Girl With Bees in Her Hair (2004), Reversing the Spell (1998), Otherwise (1993), Sarah’s Choice (1989), Shekkinah (1984) e maya (1979). Ha inoltre curato la traduzione in inglese della "Medea" di Euripide e un libro sull’immaginazione visionaria, Gathering the Winds (1975). Ha insegnato scrittura creativa in molte università statunitensi e attualmente insegna nel M.F.A. Programme for Writers al Warren Wilson College. Ha ricevuto molteplici riconoscimenti e premi per la sua produzione poetica fra cui particolarmente prestigiosa la MacArthur Fellowship.
Eleonora Chiavetta insegna Lingua e traduzione inglese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo. Ha tradotto svariati autori anglosassoni, tra cui R.L. Stevenson, Djuna Barnes, Vita Sackville-West, Mimi Khalvati e Judith Chernaik.