Collana "Acheni"
a cura di Aldo Gerbino
isbn: 978-88-89876-09-1
pp. 72
Formato cm. 8 x 12
Ci sono molti modi gentili e cavallereschi di porgere un omaggio alle donne. È certo però che questa plaquette di poesie, è tra tutti, un modo elegante e bellissimo, nel parlare del rapporto amoroso quale slancio di contemplazione. Dodici testi poetici scandiscono un tempo reso, paradossalmente, senza tempo, e che si ripete lungo i versi dei dodici Autori sottesi tra la fine del Cinquecento e il primo Novecento. Orto di rose, fiori, titolo che Aldo Gerbino ha ricreato dalla poesia di Giovanni Meli, Lu pettu (“Nntra ssu pittuzzu amabili, / ortu di rosi e ciuri”), incornicia questo lunghissimo canto di ammirazione che fluisce dalla penna di poeti ardenti, inebriati, stupiti e sempre rapiti dal fascino muliebre. Si canta la bellezza delle donne: fonte di tenerezza, di ammirazione, di devozione, ma anche getto di fremiti, palpiti, desideri.
Il corpo della donna è tempio della meraviglia: dalla chioma agli occhi, dalla bocca alle mani, persino al “leggiadro piede”. Iperboli e similitudini per ciò che è splendente: le stelle, le gemme, il paradiso, il sole. E persino il poeta erotico sembra ingentilirsi quando canta estatico di quei “vaghi pometti e belli”.
[Marisa Buscemi]