Collana "Corpi celesti/esse Scrittura Italiana"
isbn: 978-88-89876-54-1
pp. 282
Formato cm. 12,7 x 17,5
Un itinerario poetico delineato nell'arco di 36 anni, un impegno teso costantemente a trasformare in linguaggio poetico la vita vissuta, gli incontri con le persone, il rapporto con la natura e con le creazioni umane, le suggestioni derivate dai miti del passato. La parola viene così chiamata ad affrontare perigliose avventure intellettuali ed espressive, come quella di misurarsi con la musica. Accanto alla dominante musica, altri spettacoli di 'bellezza' si aprono alla visione: quelli della natura e quelli creati dall'uomo. Una disposizione d'animo che, rifuggendo da ogni chiuso intimismo, si riversa all'esterno dei 'dialoghi' con grandi poeti della contemporaneità (Mario Luzi, Jorge De Sena, Cristina Campo) ma anche del passato. ll poeta suona anche altre corde, e ha occhi anche per la realtà materiale: 'protesta' per la degradazione materiale e morale di Palermo, inquinata dalla corruzione e dalla mafia. È persino capace di ironia, per esempio nella spiritosa apologia per aver rotto sbadatamente un vaso nella sede della Fondazione Piccolo. A prescindere dai generi e dai temi, la forma assolutamente e dovunque prevalente di queste poesie è il glorioso endecasillabo, misura basilare e costitutiva della poesia italiana, metro duttile, capace di esprimere i contenuti più diversi, di atteggiarsi a seconda delle circostanze, di caricarsi il passato sulle spalle o di liberarsi di quel peso e presentarsi nuovo. L'endecasillabo di Piero Longo è chiaro, terso, moderno.
Dalla Presentazione di Salvatore Nicosia.